Ecstasy MDMA

Quali sono i suoi Effetti?

L’MDMA favorisce il rilascio di un neurotrasmettitore: la serotonina. Gli stimoli della fame e della sete diminuiscono, aumenta l’atten­zione, la temperatura corporea e la pressione sanguigna. Sensazione di leggerezza, spensieratezza, ci si sente pervasi da una sensazione di benessere. La percezione visiva e uditiva cambiano, la musica è percepita in modo più intenso, le inibizioni diminuiscono, aumenta il bisogno di contatto e si avverte un forte sentimento di comunione con gli altri (empatia).

L’ecstasy (3,4-metilenediossimetanfetamina, oppure 1- (benzo[d][1,3]-diossol-5-il)-N-metilpropan­-2-ammina), è un derivato sintetico delle anfetamine.

Che aspetto ha?

pillole, in polvere o più raramente in cristalli o capsule

Durata Effetti

INIZIO DEGLI EFFETTI: DOPO CIRCA 30 MINUTI. ATTENZIONE, TALVOLTA I PRIMI EFFETTI SI PERCEPISCONO SOLO DOPO 90 MINUTI O PIÙ! DURATA DEGLI EFFETTI: 4 – 6 ORE. EFFETTI SECONDARI: DA 2 A 24 ORE

Modalità di Consumo

Modalità di consumo: solitamente ingerito, a volte sniffato. Il dosaggio massimo per gli uomini è di 1,5 mg per chilo di peso corporeo, per le donne di 1,3 mg per chilo. A questi dosaggi, l’80% della serotonina disponibile è rilasciata.

Rischi

L’ecstasy mette sotto pressione il cuore, il fegato e i reni. A causa dell’aumento della temperatura corporea: rischio di colpi di calore. In caso di sovradosaggio si possono verificare crampi muscolari e allucinazioni. Il consumo di MDMA causa raramente anche attacchi d’asma e crisi epilettiche!

Uso Responsabile

  • Se possibile far analizzare la pasticca (drug checking) o provarne metà e valutarne gli effetti.
  • Non aumentare subito la dose, aspettare almeno due ore.
  • MDA e MDEA producono effetti simili a quelli dell’MDMA. Aumentare i dosaggi per raggiugere gli effetti desiderati aumenta il rischio di sovradosaggio.
  • Se si balla, fare delle pause e di tanto in tanto, prendere una boccata d’aria fresca.
  • Concedersi del tempo per riprendersi dall’esperienza, prevedere pause regolari fra un’assunzione e l’altra di almeno 4 – 6 settimane

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